
COMUNICATO STAMPA COMITATO LISTE FRANCO MICELI – 23 giugno 2017
La campagna elettorale per le elezioni amministrative nel nostro Comune volge ormai al termine e presto si saprà chi sarà chiamato a governare la Città per i prossimi cinque anni. Durante tutto il periodo della campagna elettorale si sono contrapposte scelte, visioni e azioni diverse per la governance pubblica locale. Chiaramente ogni contendente alla carica di Sindaco e di consigliere ha proposto le sue idee, le sue soluzioni ad eventuali problemi; in questi dibattiti è finito con l’emergere il diritto di primogenitura di scelte adeguate e risolutive e di questo se ne è ammantata soprattutto l’Amministrazione uscente ma se guardiamo poi la città ci rendiamo conto che non è tutto oro quello che luccica: interessi, dimenticanze, approssimazione, idea di un paese dove attraverso la cultura si può rinascere dalle ceneri. Bene, la c.d. economia della cultura per essere tale necessita di valutazioni complesse e complessive dello stato culturale dei beni materiali ed immateriali in cui si opera, del territorio di riferimento, dei suoi punti di forza e di debolezza. Nulla di tutto questo è stato fatto se ancora oggi abbiamo un centro storico da recuperare, se abbiamo beni immobili non del tutto recuperati, se ci aggrappiamo a percorsi culturali che non partono dal basso ma sono frutto di una visione della cultura elitaria e non partecipata ( le celebrazioni del cinquecentenàrio del Galateo possono essere testimonianza). Questa è ancora la Galatone che vogliamo, una Galatone dallo sviluppo urbanistico che non c’è perché assediato, da sempre, da interessi spiccioli di varie consorterie, una Galatone in emergenza ambientale, una Galatone asfittica e chiusa in un’idea che la cultura, il sapere, l’organizzazione e la programmazione sono in mano a poche elites. Possiamo permetterci tutto questo? E che dire dell’antico e scontato refrain che chi è di destra deve rimanere nel centro destra e chi è di sinistra nel centro sinistra. Ricordiamo che queste categorie politiche possono valere, se proprio sono ancora valide, nelle competizioni a livelli più alti (tipo le competizioni nazionali) ma non certamente nelle le elezioni locali laddove prevale la conoscenza diretta, la comunanza di intenti, l’empatia comunicativa, l’ascolto e il prendersi cura seriamente del proprio territorio e dei propri cittadini. Un’ultima analisi va fatta sulle affermazioni del Sindaco uscente che in maniera del tutto inappropriata ha sminuito la figura politica del professore Miceli. Ricordiamo, per verità e memoria storica, che egli da ben 50 anni rappresenta la storia politica, sociale e civica della nostra città, che la sua azione politica ed amministrativa è stata sempre ispirata a tutelare e proteggere i più bisognosi, che l’eventuale sostegno a candidati di diversa
estrazione politica è derivato dal fatto che sin dal lontano 2007 (elezioni amministrative) lo stesso Professore ha vinto le elezioni ed è stato di nuovo Sindaco grazie a delle liste civiche perché ormai non condivideva il trasformismo di Alleanza Nazionale e del Popolo delle liberta poi. In conclusione oggi noi vogliamo voltare pagina, vogliamo una Città diversa, vogliamo una Città condivisa e partecipata. Sicuramente il 25 giugno Galatone saprà darsi un altro Sindaco.