Galatone (Le) – 30 novembre 2017 – L’Istituto Comprensivo Polo 1 a sostegno del Polo Pediatrico del Salento – Video di Mauro Longo
Archivio mensile:novembre 2017
Dal Bullismo al Cyberbullismo
Galatone (Le) – 30 novembre 2017 – Circolo Cittadino “Il Galateo” – “Dal Bullismo al Cyberbullismo” incontro con la dott. Maria Cristina Rizzo (Procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Lecce – Interventi di Giuseppe D’Oria (Presidente del Circolo Cittadino “Il Galateo”) e Maria Cristina Rizzo – Video di Mauro Longo
Chi pagherà?
Galatone (Le) – 29 novembre 2017 – L’Associazione “Galatone Bene Comune” informa, attraverso questo video, che sono stati realizzati gli impianti solari negli edifici pubblici senza che i cittadini ne abbiano ricavato alcun risparmio. Nel frattempo i cittadini hanno comunque pagato 225.000 € e rischiano di pagarne altri 300.000 ma nessuno si sente in dovere di dare a noi tutti le dovute risposte. L’Associazione rinnova la sua richiesta affinchè l’Amministrazione faccia chiarezza sulla questione – Intervento di Sebastiano Zenobini – Video realizzato dall’Associazione “Galatone Bene Comune”
Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne 2017
Galatone (Le) – 25 novembre 2017 – Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne – Video di Mauro Longo
10 ANNI DI OPPORTUNITA’
Galatone (Le) – 25 novembre 2017 – Palazzo Marchesale – L’Associazione “Galatone Bene Comune” ha organizzato l’incontro dal titolo: “10 ANNI DI OPPORTUNITA” Politiche di genere e conciliazione vita-lavoro in Puglia: cos’è cambiato dopo dieci anni dalla L.R. 07/2007? – Interventi di Mariateresa Funtò (Galatone Bene Comune), Ornella Rotino (Presidente Commissione Pari Opportunità Ordine degli Avvocati di Lecce) e Anna Caputo (Presidente Arci Lecce) – Video di Mauro Longo
In Consiglio comunale sono cadute le accuse mosse all’ex sindaco Nisi sull’ambiente

In Consiglio comunale sono cadute le accuse mosse all’ex sindaco Nisi sull’ambiente
«È stata fatta chiarezza». Affermazione a una sola voce quella dei consiglieri comunali di opposizione: Livio Nisi della lista Livio Nisi sindaco; Giuseppe Bondì, Direzione Italia; Anna Maria Campa, e Ivan Roseto, Livio Nisi sindaco; Giovanni Tundo, Città Nuova; e segue il Consiglio comunale dell’altro ieri durante il quale è stata discussa la delibera sulla moratoria contro l’insediamento di nuovi impianti ad impatto ambientale. Si tratta di un atto che non potrà concretamente impedire l’attivazione di questi impianti non essendo di competenza del sindaco o del Consiglio comunale vietarli, ma è stato comunque votato dall’opposizione perché, in linea di principio, ogni azione di tutela dell’ambiente merita di essere condivisa.
Questa la cornice. Nel merito – invece – c’è soddisfazione perché il dibattito che si è dipanato nell’assise consiliare ha spazzato via le pesanti accuse mosse dal centrosinistra all’allora sindaco Nisi. In sintesi si rimproverava a Nisi di non aver impedito il rilascio dei permessi, ma l’assessore Maurizio Pinca presentando l’atto ha finito per ammettere che il sindaco nulla può in questa materia tant’è che i pareri rilasciati dall’amministrazione comunale non sono vincolanti. In ogni caso, nello stesso atto viene riportato che: «L’Arpa Puglia – esprimendo apposito parere sulla richiesta di un progetto nel territorio salentino – ha attestato che l’intera area del Salento ha un carico ambientale tale da non poter sopportare alcun altro vulnus». Ragion per cui, esprimendo Arpa parere vincolante, la constazione fatta è tale da poter considerare improbabile che nuovi insediamenti, al netto di quelli che chiudono il ciclo dei rifiuti, possano trovare accoglienza.
«Sono contento che sia emerso in Consiglio comunale quello che ho sempre ribadito – afferma Nisi –: il Comune non può impedire l’insediamento di questi impianti. Basti pensare alla Tap: 88 Comuni si sono ribellati, ma non sono riusciti a fermare l’opera. È ormai chiaro che nel corso degli anni questo tema è stato cavalcato in maniera ingerosa e offensiva. Speriamo di voltare pagina e di poter creare un clima sociale meno avvelenato: non dalle sostanze inquinanti, ma dai comportamenti. Mi auguro che tutti insieme si possa lavorare, ognuno per la sua parte, a concretizzare la Città del Galateo che in sé ha gli elementi utili a favorire lo sviluppo culturale, sociale, etico del nostro territorio».
Sull’efficacia dell’atto l’opposizione è scettica, ma Bondì è lapidario: «Non credo alle favole, anche perché non è con una moratoria che si possono impedire gli impianti in materia ambientale. Né sarà utile vietare – com’è nelle intenzioni della maggioranza –, attraverso le norme tecniche di attuazione del Pug, l’insediamento di questi impianti: non è un’eventualità prevista dalla legge».
Non è mancata la riflessioni sugli effetti delle sostanze inquinanti sulla salute e Campa spiega: «Un Osservatorio della Salute Pubblica – di cui la maggioranza ha annunciato l’intenzione ad avviarlo – in cui fare confluire dati specifici del territorio, sarebbe inutile essendo già attivi quelli della sanità. E poi i dati possono essere considerati scientifici nel momento in cui costituiscono un campione statisticamente significativo con il quale poter condurre mirati studi epidemiologici che devono essere necessariamente svolti da ricercatori del settore, supportati da finanziamenti ed enti accreditati alla ricerca. È necessario un lavoro approfondito e consapevole, non semplicistico e approssimativo, perché uno strumento del genere possa essere costituito ed avere una reale utilità».
E Roseto pone un quesito: «Hanno impiegato 150 giorni per fare un atto che avevano detto sarebbe stato il primo della loro amministrazione: sarà che neppure alla maggioranza è chiara la sua utilità? È una proposta di moratoria che ho votato perché non volevo ostacolare l’azione dell’amministrazione comunale, ma sono curioso di vedere quale efficacia avrà».
E Tundo segna i confini delle competenze: «In campagna elettorale si sosteneva, con toni molto alti, che il sindaco avesse potere decisionale rispetto agli iter autorizzativi sugli impianti a impatto ambientale. Non è così, ed è emerso con chiarezza in Consiglio comunale. Neanche la Provincia ha titolo, perché con la Riforma Delrio, non ha competenze in materia ambientale. La campagna denigratoria montata contro Nisi era artata. Ho comunque votato la delibera perché non volevo che qualcuno potesse dire che non c’è sensibilità sul tema, ma si continua a fare propaganda promettendo quel che non si potrà fare. Anche vietare nel Pug, per i prossimi 10 anni, l’insediamento di questo tipo di impianti non serve a nulla perché chiunque abbia interesse potrà avvalersi del Dpr 160 il quale recita testualmente che nei Comuni dove non sono individuate delle aree destinate a un tipo di attività, il richiedente può ottenere, con una Conferenza dei servizi, di realizzarlo in qualsiasi zona».
Segreteria Livio Nisi
LA MORATORIA AMBIENTALE NON È UNA SANATORIA

LA MORATORIA AMBIENTALE NON È UNA SANATORIA
Lo strumento della moratoria ambientale rappresenta un buon tentativo per preservare la nostra Città da futuri progetti potenzialmente impattanti. Da oggi tutti coloro che pensano di sfruttare il territorio comunale per realizzare queste opere, sapranno già in anticipo che tali strutture non sono gradite e che Galatone si opporrà in ogni sede.
È vero che non esiste una legge che vieta espressamente la realizzazione di simili progetti, però è pur vero che una amministrazione può fare sano ostruzionismo politico e amministrativo ricorrendo a tutte le possibilità che le norme consentono, se proprio non si desiderano certi progetti.
Un altro importante strumento per avere un quadro più complessivo in fase di autorizzazioni è la Conferenza dei Servizi.
Questo tavolo tecnico/politico serve anche per stanare situazioni potenzialmente pericolose, come gli effetti cumulativi di un determinato impianto. Considerare singolarmente ogni progetto che si presenta (e non invece considerarlo come un qualcosa che si va ad aggiungere su una situazione già di per sé fortemente stressata dal punto di vista ambientale), può facilmente eludere i limiti di legge sulle emissioni inquinanti. Infatti può accadere che due impianti vicini, presi singolarmente rispettano la legge sulle emissioni inquinanti ma considerati col criterio del cumulo degli inquinanti, possono risultare fuori legge.
La delibera è stata votata all’unanimità e ciò dà ancora più valore a questa iniziativa voluta dall’attuale maggioranza. L’abbiamo promesso in campagna elettorale e lo abbiamo puntualmente fatto, malgrado le critiche e lo scetticismo di Nisi e degli altri consiglieri di opposizione. Oggi hanno cambiato idea e questo è stato un buon segnale. Ma occorre precisare un po’ di cose, visto ciò che è stato detto in consiglio comunale e leggendo le dichiarazioni delle opposizioni poche ore dopo l’approvazione della delibera.
Il voto favorevole alla delibera sulla moratoria non può di colpo far cancellare le responsabilità per quello che è accaduto negli ultimi 5 anni: la centrale a biogas, la discarica di amianto, le ecoballe ecc. Insomma non è una sanatoria. Sembra che qualcuno, che oggi si trova all’opposizione, si sia dimenticato, o fa finta di dimenticare, come sono andati i fatti, soprattutto sulle due faccende più importanti, centrale e discarica.
Sulla Centrale a Biogas, da coordinatore del Comitato cittadino che si è subito creato, agli inizi del 2013, abbiamo sempre richiesto, ma mai ottenuto né dall’amministrazione Nisi né dalla Provincia, che si andasse subito in Conferenza dei Servizi in modo tale da valutare complessivamente e con tutti i soggetti istituzionali deliberanti, gli impatti sul territorio. Conferenza dei Servizi che però è stata fatta SUCCESSIVAMENTE, DOPO CHE LA STESSA CENTRALE ERA GIÀ STATA COSTRUITA. Quindi la nostra richiesta non era poi così illegittima se poi la stessa conferenza è stata fatta: precisamente tre sedute, da ottobre 2013 fino a gennaio 2014. Addirittura è stato dato parere favorevole alla centrale già sotto sequestro della magistratura !
Quindi, sia la passata amministrazione che la provincia, avrebbero potuto comportarsi diversamente e magari avremmo risparmiato alla città un problema di cui non conosciamo ancora compiutamente gli esiti futuri. Ce la saremmo giocata in Conferenza dei Servizi, visto che analoghi impianti che si volevano realizzare in altri comuni del leccese e brindisino in quel periodo, sono stati bocciati proprio nelle PRELIMINARI conferenze di servizi. Ma qualcuno vuole convincere i cittadini della ineluttabilità di simili progetti: sembra che solo a Galatone arrivassero progetti infallibili che non si potessero respingere !
E non aggiungiamo altro.
Sulla discarica di amianto, invece, ci tocca nuovamente tornare (ma lo faremo sempre se dall’altra parte si continua con le mistificazioni e le posizioni pilatesche) su un punto chiave: sappiamo benissimo che quel sito non nasce dall’amministrazione dell’ex sindaco, ma quello che si contesta è che Nisi ha dato parere favorevole al maxi ampliamento della stessa discarica. Questo passaggio deve essere chiaro a tutti. Se non dovesse bastare pubblico il documento del parere favorevole a firma Livio Nisi. Anche qui in Conferenza dei Servizi. Per non parlare poi di tutto il resto di questa faccenda (dai rilievi inascoltati dell’Arpa fino ai sigilli della Magistratura, passando per le migliaia di tonnellate di amianto importato e smaltito a Galatone).
Durante il consiglio comunale è stato affermato, dai banchi dell’opposizione, che il comune nulla può fare di fronte a questi progetti. Allora mi chiedo: perché è stato dato parere favorevole al maxi ampliamento ? È stato detto che il nuovo decreto Delirio bypassa i pareri di comuni e province in materia ambientale. Anche se ciò fosse vero, quando si verificarono i due progetti in questione il suddetto decreto ancora non esisteva. Vero ?
Insomma abbiamo assistito ad un consiglio comunale dove la composita opposizione ha cercato di giustificare, chi in veste di ex assessore ex sindaco o altro, il proprio operato politico di fronte alla città.
Una cosa deve essere chiara a tutti, soprattutto all’ente Provincia di Lecce anche alla luce della moratoria appena approvata: il nostro Territorio non vuole più essere terreno di conquista come lo è stato negli ultimi anni. Non è possibile pensare (anche da un punto di vista statistico rispetto ad analoghe realtà come Galatone) che solo da noi vengono presentati progetti del genere che sono infallibili dal punto di vista progettuale e amministrativo e che non è possibile respingere. Non è possibile ma neanche credibile. I nostri cittadini meritano più rispetto.
Crocifisso Aloisi
Consigliere Comunale
FINALMENTE È EMERSA LA VERITÀ SULLE POLITICHE AMBIENTALI

FINALMENTE È EMERSA LA VERITÀ SULLE POLITICHE AMBIENTALI
L’ampio dibattito di questa sera in Consiglio Comunale ha consentito finalmente di fare chiarezza sul termine “moratoria” e sulle reali competenze del Comune e del Sindaco di una città.
L’amministrazione comunale propone un atto di indirizzo per l’approvazione di una moratoria, che in realtà è una richiesta di moratoria da inviare agli enti sovracomunali quale tentativo di impedire o almeno limitare il possibile insediamento di impianti impattanti sul nostro territorio, già compromesso. Si tratta di puro indirizzo politico che esprime una volontà della città a non consentire tali tipologie di impianti ma non è un divieto che può prescindere dalle decisioni Regionali e Ministeriali, quali organi competenti in materia ambientale secondo la legge.
È chiaro dunque che un Sindaco e un’amministrazione non hanno potere di impedire l’insediamento degli impianti ma di prevedere nel PUG, come già previsto dalla precedente amministrazione, norme che costituiscano una moratoria per la collocazione di nuovi impianti, ma non impedirli.
La moratoria così concepita rappresenta, quindi, uno strumento teso ad evidenziare la sensibilità della Città sui temi ambientali con l’auspicio che le sue necessità possano essere recepite da chi di competenza, Regioni e Governo.
Allo stesso modo è stata fatta chiarezza sul fatto che un parere tecnico, e non politico come sempre si è tentato di far credere, favorevole o no, ha valore solo consultivo e non decisionale sulla collocazione e grandezza degli impianti. Si evince dunque chiaramente e con constatazione unanime che le responsabilità di tipo amministrativo nei confronti dell’ex Sindaco e della sua giunta erano eccessive e fuori competenze.
Inoltre nella delibera si riporta l’intenzione dell’AC di avviare un Osservatorio della Salute Pubblica per raccogliere in maniera scientifica dati e nessi di causalità tra malattia e danni ambientali.
L’opposizione ha fatto notare che un mero raccoglitore di dati sarebbe inutile essendo già attivi quelli della sanità, che i dati possono essere considerati scientifici nel momento in cui costituiscono un campione statisticamente significativo con il quale poter condurre dei mirati studi epidemiologici che devono essere necessariamente svolti da ricercatori del settore, supportati da finanziamenti ed enti accreditati alla ricerca, e che la raccolta di dati non può indicare il nesso di causalità in quanto trattandosi di patologie cronico-degenerative non hanno etiologia specifica ma provengono da una serie di concause non ancora completamente identificate e da pattern genetici definiti. Per questo è necessario un lavoro approfondito e consapevole, e non così semplicistico e approssimativo, perché uno strumento del genere possa essere costituito ed avere una reale utilità.
Nonostante tutto, e nonostante tutti gli attacchi subiti per le problematiche ambientali, certamente di evidente e indubbia importanza, sia come gruppi politici che come cittadini non possiamo non essere a favore di un tentativo, se pur poco probabile, di ottenere grazia in campo ambientale e preservare la salute del territorio e dei cittadini.
Per questo motivo la delibera è stata approvata all’unanimità, auspicando che nel futuro ogni comunità possa avere gli strumenti necessari per difendere il proprio territorio e decidere per esso, senza dover combattere battaglie importanti che ci vedono sempre soccombere….dall’amianto alla TAP.
I Consiglieri di Minoranza
Approvata in Consiglio Comunale la Moratoria Ambientale

Approvata in Consiglio Comunale la Moratoria Ambientale
Oggi il Consiglio Comunale di Galatone ha approvato all’unanimità la Moratoria Ambientale.
Ringrazio il Consiglio Comunale per aver dimostrato senso di responsabilità votando favorevolmente all’unanimità.
Abbiamo vinto tutti dimostrando attaccamento verso la nostra terra.
L’approvazione di oggi rappresenta un solco nella storia della nostra comunità, rappresenta un solco dal quale partire per dire basta agli abusi e soprusi perpetuati in maniera reiterata alla nostra amata terra nel corso degli ultimi anni.
E’ una vittoria che non ha colori politici, è una vittoria di una città intera lacerata nell’io più profondo. E’ una vittoria di ognuno di noi.
Sarà il cartello ideale che troveremo alle porte della nostra città, il cartello con il quale ci presenteremo davanti a qualsiasi ufficio preposto per dire la nostra, per raccontare la volontà di un popolo intero di voler cambiare pagina una volta per tutte. Di cominciare a scrivere , finalmente, pagine verdi per la nostra comunità.
Ma è solo un punto di partenza non certo di arrivo, è solo un piccolo passo di un impegno politico che stiamo portando avanti per la salute di ogni singolo cittadino, di ogni singolo bambino di questa comunità.
L’Amministrazione vuole portare avanti una serie di iniziative dal punto di vista dell’impatto ambientale, attraverso attività tecniche:
infatti intendo anticiparvi che è nostra volontà valutare la qualità dell’aria attivando, quanto prima, un’azione di monitoraggio ambientale del particolato fine (PM 10) ed ultrafine (PM2,5 e PM1) al fine di verificare scientificamente la qualità dell’aria, la rilevanza delle criticità che noi fortemente abbiamo denunciato in questi anni e contrastare e monitorare costantemente le possibili sorgenti.
Con la Delibera si danno gli strumenti alla nuova strumentazione urbanistica, di una serie di norme che costituiscano una moratoria, ovvero un divieto per la collocazione di nuovi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, in particolare della frazione indifferenziata, e dei rifiuti speciali e pericolosi, nonché dei impianti industriali di compostaggio per la produzione di energia, biogas o biometano, ed ancora impianti per la produzione di energia da biomasse.
Un impegno voluto, atteso, mantenuto.
Il Sindaco
Flavio Filoni
Ridate la casa ai cani della città
Nessun confronto può esimersi dall’umano rispetto reciproco. Nessuna dialettica politica può contemplare bassezze di alcun tipo, toni eccessivi, offese o volgarità. Di questo siamo stati sempre convinti e continuiamo ad esserlo, fin dal primo giorno della nostra campagna elettorale. Noi Consiglieri di opposizione leggiamo con sgomento e condanniamo fermamente le offese che in queste ore circolano sui social network nei confronti del Sindaco Filoni e della sua compagine governativa, cui va l’umana solidarietà nostra e di coloro che abbiamo l’onore di rappresentare in Consiglio comunale. Solidarietà che si rivolge anche ai tanti volontari della Protezione Civile cittadina, verso i quali il nostro ringraziamento non sarà mai abbastanza. Tali offese, sicuramente isolate, sono nate in merito alla questione relativa alla sistemazione dei cani randagi galatonesi recentemente adottata, che ci ha interessato fin da subito e che ci ha portato a riflettere, discutere, proporre soluzioni, sempre in modo leale e corretto. Ribadiamo la nostra contrarietà all’operato dell’amministrazione cittadina in merito alla gestione della faccenda, che ha fatto scatenare la reazione dei commenti e delle offese di cui sopra. Continuiamo a non ritenere comprensibili, accettabili o plausibili le motivazioni addotte per lo stravolgimento della situazione dei cani randagi galatonesi (pubblico decoro, atti amministrativi et similia). Nonostante tutto, il problema sollevato nei giorni scorsi resta evidente e, col tempo, sta ledendo sempre più il nome e l’immagine della nostra Galatone in Italia e nel mondo e non accettiamo assolutamente che la nostra Città smetta di essere conosciuta come “Città del Galateo” (titolo ed onore per cui abbiamo orgogliosamente lavorato in questi ultimi anni) per essere, invece, ricordata come una città che non ama i propri animali. Auspichiamo che il Sindaco Filoni e l’Assessore al ramo, con il coinvolgimento di tutti i volontari (nessuno escluso) che si stanno interessando alla vicenda, possano trovare una soluzione immediata, decisa e ragionevole per la sistemazione dei nostri amici a quattro zampe. Invitiamo, inoltre, il Sindaco a trovare finalmente la giusta strada per una buona gestione della nostra comunità e, se dovessero persistere ancora problemi così gravi nell’organizzazione del governo cittadino, a riflettere seriamente sul suo mandato e a prendere le opportune decisioni.
I Consiglieri Comunali di minoranza