
Il prof. Rosario Coluccia
Giovedì 9 novembre presso la sede del Seminario diocesano la Delegazione AICC di Nardò ha inaugurato le attività dell’anno sociale 2017-2018 con la conferenza sulla lingua italiana dal titolo “L’Italiano. Conosciamo la nostra lingua?”.
Il prof. Coluccia, professore emerito di Linguistica italiana presso l’Università del Salento e Accademico della Crusca, ha introdotto la conversazione affermando che oggi per tutti gli Italiani sia scontato comprendersi facilmente nel parlare gli uni con gli altri. In realtà, fino a circa sessant’anni fa le grandi differenze idiomatiche ancora radicate nelle diverse regioni d’Italia prevalevano frenando l’utilizzo di un linguaggio unico e comune a tutti. Il Docente ha evidenziato che il processo di diffusione della lingua italiana è stato poi favorito da una sempre maggiore scolarizzazione e alfabetizzazione.
La “Divina Commedia” , capolavoro di Dante, rappresenta sicuramente una forma primordiale di Italiano. Il linguaggio usato nell’opera dantesca può apparire lontano da quello parlato oggi, in realtà alcuni termini o addirittura intere espressioni usati per la prima volta nella Commedia sono tuttora presenti nel linguaggio corrente: “Amor ,ch’a nullo amato amar perdona” (Inferno canto V), “non ti curar di lor, ma guarda e passa” (Inferno canto III), “ Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate” Inferno canto III)).

Il prof. Rosario Coluccia con gli alunni del Liceo Classico di Nardò
Il prof. Coluccia ha condotto la conferenza in maniera dinamica coinvolgendo tutti i presenti tra i quali alcuni alunni del Liceo Classico “G. Galilei” di Nardò. Secondo il Professore, la lingua italiana è bella e complessa e conoscerne la storia significa conoscere la nostra stessa storia. Ognuno di noi pensa di conoscere tutte le sfumature e le sottigliezze della nostra lingua, ma non è così. Alle Istituzioni come la Scuola e l’Università è affidato il compito , attraverso lo studio della lingua, di formare gli studenti di oggi che saranno gli uomini di domani.
Benedetta Perrone