“VALORI E RINNOVAMENTO”, DOPO LE NUOVE DICHIARAZIONI DI TAP, INVITA IL SALENTO ALLA MOBILITAZIONE

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“VALORI E RINNOVAMENTO”, DOPO LE NUOVE DICHIARAZIONI DI TAP, INVITA IL SALENTO ALLA MOBILITAZIONE

Lecce, 28 maggio 2014.
“VALORI E RINNOVAMENTO”, DOPO LE NUOVE DICHIARAZIONI DI TAP, INVITA IL SALENTO ALLA MOBILITAZIONE . DURA PRESA DI POSIZIONE DEL PRESIDENTE PANKIEWICZ : “IL 25 MAGGIO CI RICORDEREMO DEI PARTITI CHE HANNO TRADITO IL POPOLO SALENTINO E INVITEREMO GLI ELETTORI A NON VOTARLI”.

Oltre all’inqualificabile provocazione della presenza della lugubre piattaforma Tap davanti al Lungomare di San Foca, che ha violentato il nostro paesaggio, proprio nei giorni in cui il turismo marino nel Salento comincia a intensificarsi col sopraggiungere della buona stagione, leggiamo sui giornali di oggi le sinistre elucubrazioni della Tap, che suscita la nostra commozione annunciando la fine dei sondaggi della piattaforma prima del previsto e il nostro entusiasmo facendoci sapere che per ben 56 chilometri la condotta violenterà il nostro paesaggio rurale, uliveti e siti archeologici. Siamo il Movimento del Sole e delle Ali azzurre e affermiamo con forza che lo sviluppo economico del Salento deve coniugarsi con la difesa e la tutela dell’ambiente. Il gas del Salento è azzurro come il nostro mare, verde come i nostri prati, e si chiama turismo. Siamo pienamente consapevoli che il Salento possiede una straordinaria ricchezza : le bellezze naturali, quelle artistiche l’agroalimentare e l’enogastronomia. E’ perciò demenziale, allucinante, pura follia pensare di far arrivare un mega gasdotto vicino alla spiaggia di San Foca o di Otranto, distruggendo peraltro in questo modo, attraverso i vari sbancamenti marini necessari per installare il mega tubo, anche la pesca. Trans Adriatic Pipeline e Poseidon devono andare via dal Salento e basta ! Basta Salento terra di conquista! Tap mistifica quando oggi afferma che è solo il Comune di Melendugno che si oppone. E’ l’intero Salento che si ribella !
Si tenga ben presente che il mega tubo, come detto, dovrà correre fino a Mesagne richiedendo pesanti sbancamenti lungo uliveti e siti archeologici, turbando l’habitat naturale e il paesaggio rurale, senza dimenticare l’effetto indotto di questa impattante struttura, i cui tubi passeranno praticamente sotto il sedere delle persone presenti sulla spiaggia ( e se ci fosse un’esplosione ? O un terremoto ?), sulla percezione psicologica dei turisti, inducendoli a recarsi in altri luoghi.
Invitiamo, perciò, alla mobilitazione al fianco del Comitato No Tap e dei sindaci di Melendugno e Vernole, l’intero Salento, associazioni, movimenti, singoli cittadini, soprattutto i giovani. Considerata la quasi totale assenza e latitanza dei rappresentanti politici diciamo con forza che ce ne ricorderemo e il 25 maggio inviteremo gli elettori a non votare per questi partiti che hanno tradito il popolo salentino.
Occorre una grande mobilitazione pubblica. Ormai è enorme l’entità del danno ambientale già procurato al Salento con altri precedenti scellerati e sciagurati interventi. Liberiamoci da questa assuefazione agli stupri. Il Salento non è terra di conquista. E’ ora di svegliarci e di reagire adeguatamente.
IL PRESIDENTE
Prof. Wojtek Pankiewicz

Pankiewicz, presidente di “Valori e Rinnovamento” ”Lido Esercito di San Cataldo, un pugno nell’occhio che non può essere sopportato ulteriormente”. Appello all’Autorità Militare e ai sindaci di Lecce e Vernole.

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Pankiewicz, presidente di “Valori e Rinnovamento” ”Lido Esercito di San Cataldo, un pugno nell’occhio che non può essere sopportato ulteriormente”. Appello all’Autorità Militare e ai sindaci di Lecce e Vernole.

Lecce, 7 aprile 2014.

Oggetto : Pankiewicz, presidente di “Valori e Rinnovamento” :”Lido Esercito di San Cataldo, un pugno nell’occhio che non può essere sopportato ulteriormente”. Appello all’Autorità Militare e ai sindaci di Lecce e Vernole.

Dopo due anni il Lido Esercito di San Cataldo, un bellissimo tratto di spiaggia sabbiosa continua a versare in uno stato di degrado e di totale abbandono. E’ un vero e proprio pugno nell’occhio che non può essere sopportato ulteriormente. Parliamo tanto di “Bellezza” ed è inconcepibile che certe situazioni, che costituiscono un vero e proprio scempio del territorio si trascinino per tanto tempo.
La stagione balneare è ormai imminente, occorre uscire da questo immobilismo. Invitiamo, perciò, l’Autorità Militare ed i sindaci di Lecce e Vernole ad attivarsi affinchè:
1) si risani, si recuperi e si rilanci subito la struttura del Lido, oggi ridotta a un rudere, affidandolo, se non interessa più ai militari, a un imprenditore, oppure a una cooperativa di disoccupati.
2) Si demolisca trasformandolo in spiaggia libera.
Si tenga presente che all’interno del Lido c’è un vastissimo parcheggio di 80/100 posti auto, che potrebbe essere messo a disposizione dei cittadini in un luogo come quello dove ci sono soltanto le strisce blu dei parcheggi a pagamento.
Restituiamo ai leccesi e ai turisti un bellissimo tratto di costa.

Il Presidente
Prof. Wojtek Pankiewicz