FRECCIA ROSSA, ANCORA UNA INACCETTABILE BEFFA PER IL SALENTO

FRECCIA ROSSA, ANCORA UNA INACCETTABILE BEFFA PER IL SALENTO

FRECCIA ROSSA, ANCORA UNA INACCETTABILE BEFFA PER IL SALENTO 

Lecce,30 agosto 2015.

 

WOJTEK PANKIEWICZ, PRESIDENTE DI “VALORI E RINNOVAMENTO” : “FRECCIA ROSSA, ANCORA UNA INACCETTABILE BEFFA PER IL SALENTO. FORSE E’ IL CASO DI NON PUBBLICARE GLI STERILI SFOGHI DEI POLITICI LOCALI, MA SOLO LE INIZIATIVE CONCRETE PER SALVAGUARDARE I DIRITTI DEL SALENTO”

 

L’autostrada finisce a Bari, Trenitalia ha già in passato ingiustificatamente soppresso diversi treni per il Salento e ora si profila l’ennesima beffa : il Frecciarossa si fermerà a Bari !

Noi salentini paghiamo regolarmente le tasse. Perchè allora veniamo considerati cittadini di serie B ?

Dove sono i rappresentanti delle istisuzioni del Salento ? Dove sono i politici di destra, centro e sinistra. Riscaldano solo poltrone e percepiscono succulente indennità ? Sono felici di pesare meno del due di briscola ?

Mi permetterei sommessamente, e mi scuso per questo, di suggerire agli amici giornalisti, con quel profondo e totale rispetto, unito alla stima, che da sempre nutro nei loro confronti, di non pubblicare il diluvio di sfoghi e sdegnate reazioni dei nostri politici ad uso e consumo  nostro, locale, ma di dare il giusto rilievo solo alle iniziative concrete che eventualmente dovessero porre in essere per salvaguardare i diritti del territorio salentino.

Da parte nostra, noi di “Valori e Rinnovamento”, in caso di inefficacia delle azioni che le istituzioni e la politica salentina riterranno di intraprendere, promuoveremo un tavolo dell’associazionismo salentino per organizzare la battaglia anche con  clamorose forme di protesta  presso la stazione ferroviaria.

                                                                                   IL PRESIDENTE

                                                                                  Wojtek Pankiewicz

La Santa Messa – 29 agosto 2015

La Santa messa - 29 agosto 2015

La Santa messa – 29 agosto 2015 

Galatone (Le) – 29 agosto 2015 – Chiesa de Cappuccini – La Santa Messa – Celebra il parroco Don Pierluigi Strafella, concelebra Mons. Antonio Resta – Podcast audio a cura di Mauro Longo

“UN INCIDENTE…DA CANI!” di Antonio Resta

UN INCIDENTE…DA CANI! di Antonio Resta

“UN INCIDENTE…DA CANI!” di Antonio Resta 

UN INCIDENTE…DA CANI!

Una signora, cinofila oltre ogni dire, conversando con una sua amica, in possesso di un cane e, come lei, vantando il suo, aveva modo di dire che era tanto intelligente, fino al punto da concludere che gli mancava solo la parola: ci fosse stato un dizionario per cani glielo avrebbe subito comprato. L’altra, continuando sempre sullo stesso tema, arrivò addirittura a dire che, per il suo, aveva contattato perfino un logopedista… Aveva cercato dappertutto, ma uno specialista in materia non era riuscita a trovarlo, neppure a pagarlo a peso d’oro. D’altra parte, ma chissà se se ne sarà convinta la diretta interessata! la difficoltà era, per dir così, strutturale: l’uomo poteva tutt’al più imitare l’ abbaiare del cane, ma mai conoscere e, tanto meno insegnare, una lingua…da cane.

La conclusione sconsolata dell’una e dell’altra fu che i loro cani non si erano smossi comunque da quel monosillabo “bau” continuamente ripetuto: alla luce di quella vocale finale si sarebbe tentati di pensare che la loro origine fosse da localizzare in qualche zona della Sardegna o del Salento…

Era tanto il bene che volevano al loro “Fido” che cercarono un motivo di consolazione nel fatto che, quando avveniva (non certo infrequentemente) al disappunto per non aver appreso nessun altro termine, opponevano il sollievo di non aver imparato, per esempio, qualche vocabolo con la pronuncia fiorentina. Con quell’ “acca” aspirata non avrebbero capito più il loro stesso nome e la loro eiezione corporale sarebbe finita in “acca”, Mbeh! ve l’immaginate voi quando l’aveste trovata depositata in salotto, la risposta al vostro richiamo quale sarebbe stata? Io? Io non ho fatto un’ “acca”!

Peggio se fosse capitato per strada. Davanti al rigore di un eventuale vigile solerte, pronto ad elevare la contravvenzione: a conclusione del verbale, una bella cifra per aver fatto un’ “acca”!

La conclusione delle signore, padrone dei cani, è facilmente ricostruibile: rifletterono tra sé e sé: se per un’ “acca” abbiamo pagato tanto, se l’avessero fatta con l’ “acca”, quanto ci sarebbe costato?

Neppure pensare lontanamente all’ipotesi di una loro conoscenza della lingua italiana: ve li immaginate a snocciolare un canto della Divina Commedia? Dopo tutto non si era nella città dove era nato l’ Alighieri? Il verbale dell’inflessibile vigile avrebbe acquistato un’altra mole e la cifra da pagare non si sarebbe limitata all’ “acca”. Si sarebbe estesa ad altre consonanti, a differenza dell’ “acca” tutt’altro che “mute”.

Benedetta assenza di un vocabolario!

Stando così le cose, viene spontaneo concludere: che non venga in mente a nessuno di colmarne l’assenza: è tanto il nostro amore per i cani che il loro “bau” non solo siamo capaci di capirlo ma, alla luce dell’avventura precedente diventa anche più “prezioso”!

  Don Antonio Resta

SI SCRIVE “FESTA NOSCIA” SI LEGGE “RISORSA”

SI SCRIVE “FESTA NOSCIA” SI LEGGE “RISORSA”

SI SCRIVE “FESTA NOSCIA” SI LEGGE “RISORSA” 

Lecce,26 agosto 2015.

Migliaia e migliaia di leccesi e di turisti hanno dimostrato di volere la Festa patronale

SI SCRIVE “FESTA NOSCIA” SI LEGGE “RISORSA”

 “Valori e Rinnovamento”, per bocca del presidente Wojtek Pankiewicz, chiede che si costituisca sin d’ora un Comitato di alto profilo per programmare la Festa di Sant’Oronzo del 2016.

Migliaia e migliaia di leccesi, di salentini e di turisti hanno dimostrato in questi tre giorni di volere la festa patronale. Da che esiste l’uomo anche il momento festivo è un suo BISOGNO REALE, ovviamente dopo altre priorità (sono costretto a ripeterlo ogni volta, perchè lugubri soggetti, colgono quest’occasione per ricordarci tutte le disgrazie umane). Il momento festivo, dunque, fa bene al popolo, specie alla parte più umile, che lo desidera e l’aspetta (vedere le migliaia di persone presenti). E’ dunque una risorsa. Poichè il popolo è titolare della sovranità, la smettano gli oltranzisti del no alle luminarie, no ai fuochi, no alle bande, no alle bancarelle in centro, no alla festa patronale perchè i tempi sono cambiati, no alla festa patronale perchè bisogna pensare ai poveri (che è cosa buona e giusta che dobbiamo fare sempre tutti, in particolare le istituzioni e la politica, anche ovviamente evitando sprechi per la festa) e prendano atto di ciò.

La Festa patronale di quest’anno credo, per le ragioni ormai note a tutti, in particolare la mancanza di vere luminarie e l’insignificanza di buona parte del resto del programma, e, l’assenza, per la prima volta nella storia, dei tradizionali manifesti con il programma dei festeggiamenti religiosi e di quelli civili, dei botti al mattino, del lancio di palloni aerostatici, eccetera, sia stata LA PEGGIORE DI SEMPRE. Quasi un’offesa alla dignità dei leccesi e dei turisti.

Non si indugi più per favore sulla mancanza di fondi. Per esperienza diretta anche recente so che è possibile ottenere per buoni eventi SPONSORIZZAZIONI da parte di banche e aziende. Inoltre, se il popolo riprendesse a sentire come sua la Festa di Sant’Oronzo, NONOSTANTE LA CRISI ECONOMICA, si potrebbe rilanciare la questua tra i commercianti e le famiglie leccesi.

La FESTA NOSCIA dunque, secondo noi, va riqualificata, rigenerata, caratterizzata con i prodotti tipici locali, valorizzata e RILANCIATA per le sue valenze antropologiche, identitarie, culturali, economiche e turistiche. “Valori e Rinnovamento” è pronto a dare il suo disinteressato e gratuito contributo di idee, progetti ed impegno e propone che, per organizzare la Festa del 2016 si costituisca sin d’ora un COMITATO D’ ALTO PROFILO, anche con personalità del mondo della cultura, dell’arte e del turismo, che stili un programma degno di Lecce città d’arte e di cultura, e attrattore di turisti, dato che la festa patronale è anche un’importante risorsa sotto questo profilo, e provveda alla raccolta dei fondi per realizzarla. Lecce in questi giorni di festa non sembrava la CAPITALE DEL BAROCCO,ma un SUK ARABO ! Basta improvvisazione e pressapochismo.

                                                                                                 IL PRESIDENTE

                                                                                                 Wojtek Pankiewicz

La gara dei contadini

Galatone (Le) – 24 agosto 2015 – Palazzo Marchesale e Piazza SS. Crocifisso – “Luna” Laboratorio Rurale con “Officine cittadine” hanno presentato: “La gara dei contadini”, giochi, animazione, stand informativi, innovazione sociale, mostre ed esposizione su temi rurali – Video di Mauro Longo

La gara dei contadini - Foto di Giancarlo Nisi

“La gara dei contadini” – Foto di Giancarlo Nisi 

Album Fotografico a cura di Giancarlo Nisi:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.828196397288155.1073741972.557386517702479&type=3

GALATONE : QUALE FUTURO?!

manifesto agosto 2015 copia

GALATONE : QUALE FUTURO?!

Il Bilancio previsionale rappresenta  il documento  dal quale si può desumere quale possa e debba essere  l’idea di sviluppo del territorio che un’amministrazione ha intenzione di perseguire.

Dal Bilancio di Previsione 2015  e dal Bilancio pluriennale 2015-2017 approvato il 19 agosto 2015 dalla maggioranza in Consiglio Comunale è evidente la pochezza dell’azione politica del centro destra, vista la sua incapacità di mettere in campo un piano organico che possa veramente invertire la rotta di  un’economia locale sempre più in difficoltà.

   A fronte di un calo previsto per gli oneri di urbanizzazione, che dovrebbero passare  da  1.021.745 € nel 2014 a  355.000€ (- 65%), siamo ancora in attesa del PUG, che ancora una volta, nell’ ultimo Consiglio, il sindaco ha dato per imminente, accampando varie scuse per il ritardo cronico.

Altre erano le attese visto che, tra l’altro, il sindaco si è arrogato anche la funzione di assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici.

Come paese civile, almeno così ci definiamo, non avere uno strumento che regola l’utilizzo del territorio significa  bloccare gli investimenti dei privati cittadini, con grave compromissione dei vari settori lavorativi.

Una tale scelta potrebbe essere condivisibile se fosse stato elaborato un piano di incentivi per il recupero dell’abitativo esistente (cosa auspicabile) e quindi non alimentare ulteriore cementificazione del territorio; ma non c’è traccia di tutto ciò.

Oltretutto, ci sono i fondi dei Contratti di quartiere, pari a  5.000.000 € e l’Amministrazione decide di impiegarne solo 500.000 €; il mettere in circolo invece l’intero importo potrebbe incidere maggiormente sullo stato comatoso dell’economia locale.

Purtroppo nemmeno nel Bilancio pluriennale 2015-2017 c’è traccia di investimenti  alla voce “Edilizia residenziale pubblica locale e Piani di edilizia economico-popolare”; così come nessun  investimento è previsto  alla  voce SERVIZI TURISTICI e MANIFESTAZIONI TURISTICHE, né  a quella  SERVIZI RELATIVI AL COMMERCIO, né  a  SERVIZI RELATIVI ALL’ARTIGIANATO, né  a  SERVIZI RELATIVI ALL’AGRICOLTURA.

Con questi presupposti è possibile immaginare una ripresa economica per il nostro Comune?  Qual è la risposta alla “fame” di lavoro da parte dei cittadini?

L’Amministrazione  forse, e sottolineo forse, è consapevole della scarsa incisività della sua programmazione e presume un aumento del disagio economico, tanto che  i fondi per gli INTERVENTI IN CAMPO SOCIALE/ CONTRIBUTI ECONOMICI (sarebbe il sostegno economico ai cittadini in difficoltà) aumentano di circa il 25%,

passando da  88.985 € nel 2014  a 100.000 €.

Se teniamo conto che la spesa per questa voce nel 2012 è stata di  59.738 €, in tre  anni è aumentata di circa il 70%.

Allora il Bilancio di previsione e quello pluriennale forniscono una indicazione chiara: la politica attuata dall’ Amministrazione Nisi  è puramente assistenzialistica, e continuerà a non esserci futuro per i nostri giovani e l’unica alternativa rischia di essere l’emigrazione (come purtroppo confermano i dati sulla popolazione residente tra il 2011 e il 2013).

Questa è una scelta politica e l’Amministrazione deve assumersene la responsabilità.

Risulta comunque difficile definire l’attuale Amministrazione, soprattutto  in considerazione dell’approccio evidenziato dalla stessa nei confronti delle  problematiche che interessano il territorio.

Le conseguenze negative per la collettività non riguardano solo l’immediato, ma in prospettiva rischiano di penalizzare ulteriormente  il paese destinandolo ad una condizione di arretratezza dalla quale potrebbe essere difficile riprendersi.

Ne è un esempio il consumo di energia elettrica per la pubblica illuminazione. Nel 2012 sono stati spesi  305.000 € ed è previsto un aumento per 363.000 € (corrispondente a +20%); a prescindere se tale aumento di spesa si verificherà o no,  l’idea di un piano di investimenti per ridurre tale spesa non viene minimamente presa in considerazione.

Lo stesso dicasi per i rifiuti.  Tralasciando l’aspetto ecotassa, resta il fatto che, pur riconoscendo la positiva introduzione della raccolta differenziata, non si è in grado di trasformare i rifiuti da spesa per la collettività a risorsa per la stessa, così come avviene in altri comuni.

L’unica premialità riconosciuta è per i possessori della compostiera, ma è poca cosa.

Dobbiamo quindi interrogarci su quali siano le reali  possibilità di ripresa economica del nostro Comune e se l’azione politica dell’Amministrazione Nisi, a tre anni dal suo insediamento, è stata e potrà essere in grado di  imprimere una svolta positiva.

Resta il fatto che sulle grandi questioni  (PUG,  La Reggia, Santa Rita, Palazzo Marchesale, rifiuti) siamo oltre il giro di boa e quanto è stato realizzato è sotto gli occhi di tutti.

     Su un aspetto in particolare, però, questa  Amministrazione  ha fallito : quello di far acquisire ad una popolazione da troppo tempo abituata al conseguimento di un vantaggio personale,  la consapevolezza della difesa del Bene Comune come principio fondante di una comunità.

 Era e rimane questa la sfida più importante, insieme a quella della legalità, su cui l’Amministrazione avrebbe dovuto basare la sua azione politica.

Eppure le occasioni non sono mancate (centrale a biogas, discarica di amianto, eco balle, fosso abusivo, sono per citarne alcune), ma l’Amministrazione non ha saputo annodare in quei momenti il filo  di una forte  collaborazione con i cittadini; la volontà decisa e chiara di essere entrambi dalla stessa parte, cittadini e Amministrazione, per il raggiungimento di un obiettivo comune e superiore all’interesse del singolo, è mancata, soprattutto da parte dell’Amministrazione.

Se si pensa a quel lungo elenco di richieste presentato dal Comitato per la salvaguardia del territorio e della salute pubblica, quante sono rimaste inascoltate (tutte) ! E  laddove l’Amministrazione ha prodotto qualche atto, lo ha fatto perché proprio non poteva farne a meno (vedi esposto alla Procura per ampliamento discarica di amianto).

Un esempio su tutti: è stato chiesto l’interessamento dell’Amministrazione per l’inquinamento elettromagnetico e regolamentare l’installazione di antenne per la telefonia nel  territorio; la Maggioranza ha risposto che esiste già un regolamento in tal senso.  E’ vero ; peccato però che tra tutti i regolamenti di cui  è dotato il nostro Comune   quello sull’inquinamento elettromagnetico sia il più datato (risale al 2001) e non  tenga conto del Regolamento  Regionale del 2006 intervenuto nel frattempo.

Incapacità? Incompetenza? Di certo varie sono le cause che hanno frenato l’azione politica della Maggioranza. Fermo restando il rispetto nei confronti delle persone che  ricoprono i diversi ruoli all’interno del Consiglio, anche perché rappresentanti della volontà popolare, si tratta tuttavia di una compagine che si è dimostrata inadeguata ad affrontare le sfide imposte  dal  tempo in cui viviamo.

Come interpretare d’altra parte le mancate nomine per  gli assessorati rimasti scoperti?  È  da giugno che la Giunta è priva dell’assessore alla cultura e all’istruzione!

Delle due l’una: o tali figure sono ritenute funzionali all’attività dell’Amministrazione e quindi fondamentali per  i  due ambiti (cultura-istruzione e ambiente) che interessano non poco  la vita della collettività e  allora  non si stanno facendo gli interessi della cittadinanza; oppure si tratta di figure marginali, equivalenti a semplici esecutori di ordini dall’alto; ma anche in questo non si tiene conto dell’ interesse della comunità in quanto vi è stato spreco di denaro pubblico.

Anche quando gli altri schieramenti politici, in particolare il centro sinistra, andando oltre la semplice critica all’operato della Maggioranza, hanno proposto interventi che potessero venire incontro alle esigenze del territorio e dei cittadini,  l’Amministrazione non è stata in grado di cogliere, se non in alcuni casi e a volte solo in parte,  tali opportunità .

L’istituzione della Commissione di Garanzia infatti scaturisce dalla proposta  del  centro sinistra.

È stata suggerita all’Amministrazione l’introduzione del  cosiddetto “baratto amministrativo”: ai cittadini in difficoltà con il pagamento delle tasse è consentito l’esonero in cambio di attività utili alla collettività.

Nessuna  risposta.

Nel 2012 il centro sinistra aveva avanzato la proposta  per  la promozione e costituzione di una cooperativa di comunità per beni e servizi nei settori energetici, che avrebbe significato, tra l’altro, opportunità di lavoro per le imprese del settore.

Nessuna risposta.

Si può continuare a “imboccare”  l’Amministrazione ?

Queste rappresentano solo alcune delle proposte presentate dall’opposizione di centro sinistra, oltre ad altre richiamate dal consigliere Casilli nel suo intervento in Consiglio.

La domanda sorge spontanea, direbbe un noto personaggio televisivo: perché, quanto sopra esposto, in altri comuni è già realtà  e a Galatone l’Amministrazione non è in grado di realizzarlo?

Dopo due anni, e su sollecitazione delle forze politiche di opposizione, finalmente vede la luce il bando delle case dell’acqua.

Anche in questo caso però, l’Amministrazione non è stata in grado di dare un respiro più ampio all’iniziativa; per incentivare ulteriormente la raccolta differenziata si sarebbe potuta prevedere l’ introduzione di compattatori per la plastica e, con il coinvolgimento dei gestori delle varie attività commerciali presenti nel territorio, assegnare ai cittadini virtuosi un buono spendibile negli esercizi commerciali  aderenti all’iniziativa.

   La rivalutazione del territorio passa anche attraverso il recupero degli Beni storici presenti nel territorio, è va riconosciuto l’impegno dell’Amministrazione nella ricerca di finanziamenti in tal senso, ma poi c’è tutta l’economia locale che va sostenuta.

Si tratta di piccole e medie imprese, cooperative, artigiani che realizzano prodotti e  forniscono servizi che dovrebbero essere valorizzati, magari attraverso un marchio di qualità tale da  consentire  alla nostro comunità di differenziarsi dai comuni limitrofi e ci caratterizzerebbe  anche dal punto di vista turistico.

Galatone  non solo il paese dei prodotti e dei servizi di qualità (pensiamo alla ricezione turistica, ai prodotti  dell’agricoltura), ma anche il paese con certificazione  che quanto  realizzato avviene nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Soprattutto in considerazione di quanto sta accadendo intorno a noi in questo periodo, la volontà di compiere una scelta forte : non solo come Governo cittadino, ma come comunità ci proponiamo uno sviluppo economico che non può essere dissociato dalla difesa dei diritti dei lavoratori.

   Investiamo nella cultura, ma cultura vera, quella rappresentata  dal patrimonio culturale immateriale e materiale, che insieme  costituiscono la nostra   Identità culturale, con la realizzazione di un centro nel quale esporre tutto ciò che è espressione della nostra cultura.

Le macchine di Leonardo vanno bene per attirare il turista e celebrare il genio leonardesco, ma nulla hanno a che fare con la nostra identità come popolo galatonese.  Il recupero di tradizioni popolari locali, che è stato avviato, va in questa direzione, ma il non aver previsto un luogo in cui contenere le tracce della storia della nostra comunità, degli strumenti dei mestieri, la nostra  lingua stessa e quant’altro, come segni di un passato che ci appartiene e ci accomuna, da tramandare alle nuove generazione  e che nello stesso tempo possa fornire al turista curioso informazioni più pertinenti sulla nostra identità , è sicuramente un limite dell’azione politica dell’attuale Amministrazione.

Sull’aspetto ambientale saremmo portati a dire “stendiamo un velo pietoso”,  ma , come sintesi di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni, è da sottolineare, per la sua gravità, la scarsa volontà, se non la completa assenza, da parte dell’Amministrazione di monitorare in maniera sistematica tutte quelle situazioni critiche che i cittadini, tramite comitati e partiti, hanno spesso evidenziato.

Un’ultima considerazione: il carattere marginale  che i cittadini hanno scelto di assumere e a cui la  politica attuale sembra voglia ulteriormente confinarli.

In quale famiglia al momento di decidere come investire il proprio denaro i suoi componenti  si disinteressano completamente?

È quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale; cittadini presenti: 1 (ma si spera nella visione della registrazione). Ma forse è proprio questo quello che vuole  la politica nisiana.

Si può fare di più? Certamente! Iniziamo con il  chiedere con più forza l’introduzione del Bilancio Partecipato, spiegando già nelle scuole il  significato di un simile atto (altrimenti non ha senso promuovere il Consiglio Comunale dei ragazzi !).

E  soprattutto si smetta di credere che il compito del cittadino si esaurisca con lo scegliere i propri rappresentanti e che il politico è colui che risolve i problemi personali.

Queste sono le idee che la vecchia politica intende far sopravvivere. Ma qui si torna al fallimento dell’attuale Amministrazione.

La domanda iniziale (quale futuro per Galatone) non è rivolta alla maggioranza o alle opposizioni, ma soprattutto a ognuno di noi, a noi cittadini. È tempo di chiederci quale futuro immaginiamo per  il nostro paese e come intendiamo realizzarlo; quale dovrà essere il nostro ruolo: se vogliamo essere spettatori del declino della nostra comunità oppure protagonisti di un progetto, dalla sua ideazione fino alla realizzazione, per la sua rinascita.

Galatone ha le  risorse naturali e un patrimonio storico tali da consentirle di guardare al futuro con ottimismo.

Ma ha, soprattutto, un capitale umano straordinario, rappresentato in primo luogo da tanti giovani, magari sfiduciati, ma validissimi, con competenze elevate, che devono essere interconnesse perchè possano interagire all’interno di una rete interistituzionale. Si tratta di un capitale che la politica non è riuscita a mettere a frutto  e  anzi ha depauperato (pensiamo a quanti giovani, e meno giovani, hanno abbandonato il nostro paese).

Immaginare oggi un futuro senza i nostri giovani è impossibile!

Questa è la  sfida che dobbiamo lanciare prima di tutto a  noi stessi , con la consapevolezza che è in gioco il Bene della nostra Galatone.

                                                                                                                                                                Sebastiano Zenobini

VOX POPULI – Il teatro della lingua delle origini

VOX POPULI - Il teatro della lingua delle origini - Foto di Giancarlo Nisi

VOX POPULI – Il teatro della lingua delle origini – Foto di Giancarlo Nisi 

VOX POPULI – Il teatro della lingua delle origini – Premio Giuseppe Susanna – Rassegna teatrale, evento organizzato dalla Compagnia “ti Santu Luca” in collaborazione con la “Pro Loco Galatone” dal 17 al 23 Agosto presso il Palazzo Marchesale.

Album fotografico a cura di Giancarlo Nisi:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.825243897583405.1073741969.557386517702479&type=3

VOX POPULI - Serata Conclusiva - Foto di Vanessa Chirivì

VOX POPULI – Serata Conclusiva – Foto di Vanessa Chirivì 

Palazzo Marchesale – 23 Agosto – VOX POPULI Serata conclusiva con premiazioni. 

Album Fotografico a cura di Vanessa Chirivì:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.827847737323021.1073741971.557386517702479&type=3

La NOCHE DE TANGO ARGENTINO

Galatone Le) – 22 agosto 2015 – Chiostro dei Domenicani – Le Associazioni “Open your Mind” e “Punto Danza” hanno organizzato: “La NOCHE DE TANGO ARGENTINO”, 5° FESTIVAL del TANGO… PIZZICATO – Video di Mauro Longo

La NOCHE DE TANGO a Galatone 5° Festival Tango...Pizzicato - Fto di Giancarlo Nisi

“La NOCHE DE TANGO a Galatone, 5° Festival Tango…Pizzicato” – Foto di Giancarlo Nisi 

Album Fotografico a cura di Giancarlo Nisi:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.827255350715593.1073741970.557386517702479&type=3

La Santa Messa – 23 agosto 2015

La Santa messa - 23 agosto 2015

La Santa messa – 23 agosto 2015 

Galatone (Le) – 23 agosto 2015 – Chiesa de Cappuccini – La Santa Messa – Celebra Mons. Antonio Resta, concelebra il parroco Don Pierluigi Strafella – Podcast audio a cura di Mauro Longo