L’impegno di sempre in difesa dell’ambiente

L’impegno di sempre in difesa dell’ambiente

La decisione della candidatura indipendente del nostro consigliere comunale Crocifisso Aloisi nella Lista Europa Verde è maturata dopo un lungo confronto con gli attivisti tarantini e con la condivisione delle battaglie contro gli attentati ambientali alla nostra terra.

Oggi più che mai serve una svolta nelle politiche economiche ed ambientali dell’Europa e Cambiamenti è pronta a dare il suo contributo con i fatti e con i suoi uomini e le sue donne.

La battaglia sui temi ambientali deve essere fatta ovunque, sui social, nella vita reale, in consiglio comunale o nel Parlamento europeo.

Le devastazioni ambientali vecchie e nuove riguardano l’intero Paese ma il nostro Territorio, il Sud Italia, presenta maggiori rischi di devastazione e saccheggio ambientale perché dove ci sono più difficoltà economiche maggiore è il rischio di sfruttamento e di imposizione del ricatto lavoro/salute. Purtroppo i due argomenti si intrecciano: il Sud e l’ambiente. Occorre far capire, a chi prende decisioni che impattano sul Territorio, che i cittadini non sono più disposti a tollerare politiche imposte con la forza e con l’inganno, ed ogni decisione deve essere presa ascoltando il Territorio.

Siamo ormai allo stadio finale dello sfruttamento del Sud Italia, sempre più sacrificato sull’altare degli accordi commerciali ed usato come merce di scambio per privilegiare altri interessi e altre zone: il Sud sta perdendo sempre di più le proprie eccellenze umane e naturali.

Occorre invertire la tendenza dando un forte segnale politico dal Territorio. Un segnale che deve essere indirizzato a tutti i soggetti istituzionali e politici, senza alcuna distinzione: il Sud Italia, che per estensione geografica e popolazione rappresenta l’area più estesa d’Europa con maggiori segnali di depressione sociale ed economica, non è più disposto a subire politiche economiche non rispettose del Territorio. È una questione di dignità e di rispetto per le future generazioni: solo uno sviluppo armonizzato e rispettoso dell’ambiente circostante, delle risorse e delle bellezze naturali, garantisce un duraturo e diffuso benessere economico e sociale

Il direttivo di Cambiamenti

Chiarimenti in merito alla chiusura dell’ecocentro

Chiarimenti in merito alla chiusura dell’ecocentro

Al Sindaco Filoni Flavio

All’Assessore Bove Roberto

 

OGGETTO: chiarimenti in merito alla chiusura dell’ecocentro.

Da mesi, oramai, chiediamo informazioni e risposte chiare sulla questione relativa alla gestione dei rifiuti ed in particolare sulle problematiche legate al mancato funzionamento dell’Ecocentro (prima aperto a singhiozzo e poi completamente chiuso). Nessuna risposta, eccezion fatta per il comunicato dell’11.02.2019, apparso sulla pagina FB del Comune di Galatone, nel quale si faceva un generico riferimento ad una momentanea e breve chiusura dello stesso per consentire “il passaggio di gestione”, seguito dalla giustificazione “per manutenzione”, tramite foglio collocato sul cancello d’ingresso dell’ecocentro e al momento non più presente.

Orbene, le “risposte” sembrano arrivare dal Consigliere di maggioranza, con delega all’Agricoltura, Aloisi Crocifisso,  che, sulla propria pagina FB, in data 27 aprile 2019,  alle sollecitazioni di un cittadino che chiedeva chiarimenti sulla questione Ecocentro, afferma espressamente che le domande, quand’anche semplici, non possono avere risposta pubblica, testualmente, “non tutto si può dire pubblicamente” e fa esplicito riferimento ad una questione e/o ad un problema di LEGALITA’ che avrebbe interrotto e/o impedito la fruibilità della struttura.

Ancora, alle sollecitazioni di un’altra cittadina, risponde che le spiegazioni in ordine alla questione fanno capo all’ex Sindaco Nisi, sul quale  vengono scaricate le responsabilità.

Ora, alla luce di tali gravi affermazioni, e perché sia garantita l’effettività dei concetti di LEGALITA’, TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE, si chiede formalmente ed espressamente al sig. Sindaco Flavio Filoni ed all’Assessore competente, Roberto Bove, quali siano:

  • Le questioni sottese al (mancato) funzionamento dell’Ecocentro delle quali non si può discutere pubblicamente (vi è forse qualche indagine giudiziaria in corso?);
  • Le problematiche che attengono alla LEGALITA’ che hanno portato alla chiusura dell’Ecocentro e quali siano state le iniziative e gli atti adottati dall’Amministrazione Comunale, in tale periodo, per ristabilire una legalità che si assume mancante;
  • Le responsabilità addebitabili all’ex Sindaco Nisi e quali siano le iniziative intraprese e/o adottate dall’attuale Amministrazione Comunale per segnalare tali responsabilità e/o inadempienze agli Organi ed alle Autorità competenti.
  • Considerato che tale disservizio ha inevitabilmente conseguenze sul corretto smaltimento dei rifiuti e sull’ambiente, le previsioni della riapertura continuativa dell’Ecocentro
  • I risparmi derivanti dalle chiusure presenti e passate dell’Ecocentro e se saranno correttamente computate nel calcolo della TARI e/o oggetto di penalità per il gestore stesso.

Si resta in attesa di una celere risposta, in virtù di quel “bene comune” nel quale crediamo e che sosteniamo.

Galatone, 28 aprile  2019

Il Presidente

  Sebastiano Zenobini

Festa di San Fedele – III Memorial Don Fedele Lazari

Galatina (Le) – 25 aprile 2019 – Chiesa dello Spirito Santo (Ex Convento dei Cappuccini) – Il CSI Terra d’Otranto ha organizzato la “Festa di San Fedele – III Memorial Don Fedele Lazari”, in collaborazione con gli “Amici di don Fedele” e con la partecipazione della “Showj boys pallavolo” e del gruppo “Fratres sez. di Galatina”,Progetto Sport Fusion “Lo Sport che unisce” – Nel video alcuni momenti dei giochi ricreativi – Video di Mauro Longo

Il mistero dell’ecocentro comunale di Galatone

Il mistero dell’ecocentro comunale di Galatone (2)

La nuova gestione della differenziata da parte dell’Aro 6 nel comune di Galatone non è stata avviata in maniera ottimale. Il dato circa il tasso di raccolta differenziata (oltre il 60%) non deve trarre in inganno perché sono emerse forti criticità riguardo a quanto contenuto nel capitolato d’appalto.

Sicuramente la più rilevante è rappresentata dalla chiusura dell’ecocentro comunale in zona artigianale.

La nuova gestione della raccolta rifiuti è partita nel mese di gennaio e sin da subito l’ecocentro è stato chiuso. In data 11 febbraio 2019 l’Amministrazione di Galatone comunicava che la chiusura era dovuta “al passaggio di gestione”.

Il 19 marzo l’associazione Galatone Bene Comune, telefonando al numero verde, indicato nella Guida ai Servizi distribuita ai cittadini, per chiedere informazioni circa l’ecocentro, riceveva  come risposta che “l’ecocentro  è chiuso per lavori di adeguamento alla normativa regionale”.

Dopo che all’ingresso dell’ecocentro si sono incominciati ad accumulare rifiuti di ogni genere e che l’associazione Galatone Bene Comune ha iniziato ad evidenziare il disservizio, è comparso, intorno al 23 marzo, un cartello con l’informazione che l’ecocentro era in manutenzione e dove si indicava un numero di telefono a cui chiedere informazioni ( lo stesso riportato nella Guida ai Servizi).

Ad oggi, 19 aprile 2019, l’ecocentro comunale risulta ancora non funzionante, creando notevoli disagi ai cittadini, i quali sono costretti a conferire i rifiuti nei Comuni limitrofi.

Ma oltre al danno, la beffa: nella relazione tecnica presentata dal Comune di Galatone per la formulazione del bando di gara, risulta che “ il costo dell’econcentro, più altri servizi (non meglio specificati) è quantificato in € 65.000”.

Il cittadino sta pagando per un servizio al momento inesistente da circa 4 mesi, cioè un terzo dell’anno, quindi già più di € 20.000.

“L’Amministrazione” a questo punto “dovrebbe quantomeno dichiarare la disponibilità a quantificare il costo del disservizio e sottrarlo alla prossima TARI, oltre a richiedere ogni utile intervento per limitare il danno che ne sta derivando all’ambiente, visto l’alto tasso di rifiuti abbandonati che si riscontra nelle campagne”. Questo quanto dichiarato dall’associazione Galatone Bene Comune.

 

Galatone conferisce un attestato di merito al prof. Luigi Musco

Galatone (Le) – 19 aprile 2019 – Sala Consiliare – Attestato di Merito al Prof. Luigi Musco, ricercatore in biologia ed ecologia marina presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli – Video di Mauro Longo

Luigi Musco 

Luigi Musco è Ricercatore in biologia ed ecologia marina presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il più prestigioso ed internazionale ente di ricerca italiano nel campo delle scienze del mare. Si è laureato in Biologia all’Università del Salento nel 2002 con 110 e lode  e presso la stessa Università ha conseguito il Dottorato in Ecologia Fondamentale nel 2007. All’Università del Salento ha studiato la biodiversità degli organismi marini e gli effetti che le attività antropiche possono avere sul funzionamento degli ecosistemi.

Nel 2012 si è trasferito in Sicilia come Ricercatore presso il CNR a Palermo per studiare gli effetti della tropicalizzazione del mare ed in particolare gli effetti delle invasioni di specie aliene (tropicali) sulla flora e la fauna del Mediterraneo. Sempre al CNR ha condotto studi su idroidi e coralli che hanno portato ad importanti ricerche scientifiche di rilevanza internazionale.

E’ autore di più di 40 articoli pubblicati da riviste scientifiche internazionali, inclusa la prestigiosa rivista Ecology edita dalla Società Americana di Ecologia. In particolare, due scoperte, quella della Cleptopredazione e quella della Proto-cooperazione nei coralli, hanno avuto notevole risalto mediatico, meritando articoli su giornali e TV di tutto il mondo (come New York Times, Financial Times, Newsweek, la Repubblica, la BBC per citarne alcuni) ed un mini documentario del National Geographic.

Dal 2017 è Responsabile Scientifico del progetto ABBACO, finanziato dal MIUR e dal CIPE, coordinato dalla Stazione Zoologica e che coinvolge le eccellenze delle Università e degli Enti di Ricerca Italiani (CNR, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ENEA, CoNISMa, Università Parthenope, Federico II, Politecnica delle Marche, Vanvitelli) il cui scopo è quello di valutare lo stato dei fondali di Bagnoli e fornire le linee guida per il loro restauro dopo decenni di devastazione prodotti dall’attività industriale nell’area. Di recente la trasmissione Linea Verde di Rai 1 ha dedicato un servizio al progetto ABBACO, a testimoniare l’importanza che il recupero dei fondali di Bagnoli riveste non solo per Napoli ma per l’intero Paese.

Nel Novembre 2018 ha vinto il Premio Dohrn come miglior Ricercatore della Stazione Zoologica di Napoli consegnato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.